Michele de Pascale: “Sanità, non arretro. E ora nuove norme su hotel, urbanistica ed energia”
Bologna, 27 luglio 2025 – Un anno dopo l’impegno per l’Emilia-Romagna, diario minimo sull’Emilia-Romagna di Michele de Pascale. Dallo strappo sulla sanità privata (“La disponibilità al dialogo non è un passo indietro sul merito della delibera”) alla riforma sulle prescrizioni mediche (“Questioni tecniche, non tutto è politica”), dall’Urbanistica (“Pronti a nuovi strumenti, in particolare sugli alberghi”) all’alluvione (“Quante cose fatte, e anche con l’intesa col Governo, non scontata”).
Presidente, l’avvio non è stato delicato. Ha dovuto ragionare subito dei conti, dalla gestione dei dazi fino ai seri confronti con i sindacati dopo la manovra su tasse e ticket e ora con industriali e sanità privata. Un anno dopo, dove siamo?
“Il senso di questa partenza è stato anche prendere in mano diversi dossier che erano già avviati, portarli a compimento, dare un assetto stabile complessivo al bilancio della Regione e ora, a 7-8 mesi dall’inizio del mandato, siamo pronti per aprire anche i cantieri di riforma”.
Prima della progettualità, le note dolenti. Alla sanità privata vuole chiedere indietro 80 milioni dopo un accordo sottoscritto nel 2020 in periodo Covid e formalizzato nel 2024. Poi c’è il tema del tetto a chi viene da fuori regione. Confindustria e Aiop le chiedono di aprire un confronto.
“Ci sono due diversi piani. Uno è quello sul tetto alla mobilità dalle altre regioni, una richiesta che ci fa il Governo. In sintesi, non useremo i soldi della sanità degli emiliano-romagnoli per pagare le prestazioni ai calabresi o ai pugliesi o ai siciliani. Diverso è il nodo della delibera”.........
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