Roma, 11 novembre 2025 – A un mese dagli ‘Accordi di Sharm el-Sheikh’, da uomo di Chiesa benedice il cessate il fuoco in atto, perché, “anche se non ha risolto i problemi e i morti continuano, la Striscia di Gaza non è più nella situazione drammatica che abbiamo vissuto”. Al presidente Usa, Donald Trump, il 60enne cardinale Pierbattista Pizzaballa riconosce “di aver riaperto la finestra dei negoziati, considerando che gli Stati Uniti erano l’unico Paese in grado d’imporsi nel quadrante. Avrei sperato lo facessero prima, lo hanno comunque fatto”. A conti fatti un passo avanti c’è stato, ma dal suo studio, in cui approdò nel 2020 salutato come figura di rafforzamento del dialogo ebraico-cristiano per la sua ampia conoscenza della cultura e della lingua ebraica, il patriarca di Gerusalemme dei Latini non scorge all’orizzonte alcuna rapida stabilizzazione della Terra Santa. “Parlare di pace è prematuro – osserva Pizzaballa –, non vi sono le condizioni minimali. La soluzione a due Stati resta........

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