Giuseppe Panini, papà e mito: "Era un maestro anche di vita. Diceva: non sprecate tempo" /
Modena, 9 novembre 2025 – I telefoni squillano in continuazione nell’ufficio al dodicesimo piano del direzionale Modena 2. Antonio (ma per tutti è Tonino) e Anna Maria Panini rispondono con pazienza. Non c’è da meravigliarsi, alla vigilia di una data importante: cento anni fa, a Pozza di Maranello, nasceva il loro papà Giuseppe.
C’è molto da fare, nel ricordo di quell’uomo straordinario: oggi pomeriggio sarà svelata una scultura di Wainer Vaccari all’ingresso del palazzo dello sport, dove il 17 novembre andrà in scena un evento con molti personaggi. E intanto sono terminate in città le riprese della serie tv "La famiglia Panini": protagonista nonna Olga, che con l’acquisto dell’edicola in corso Duomo diede il via, assieme ai figli, a una grande storia d’impresa. "Siamo contenti – sorride Tonino – ma anche un po’ sovraesposti. Non ci piace apparire, preferiamo il profilo basso". E allora vale la pena di prendersi una pausa, in questo pomeriggio concitato, con un’operazione molto intima: staccare qualche figurina dall’album della memoria per togliere il Commendatore dal mito e raccontare l’uomo, l’imprenditore, il dirigente sportivo. Poi, naturalmente, le figurine torneranno al loro posto: gli album Panini vanno completati, sempre.
Che padre è stato, prima di tutto?
Anna Maria: "Un papà d’oro. Lo adoravo. Pensava positivo, era sempre disponibile: ‘Hai un problema? Vieni da me’. Abbiamo lavorato insieme: preciso, rigoroso, organizzato. E anche impegnativo: pretendeva lo stesso rigore dagli altri.........





















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