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Papà travolto dai debiti, il grande cuore di Stefano: “Li aiutiamo noi, sarà il nostro regalo di Natale”

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Ancona, 10 dicembre 2025 – Favola di Natale, ma senza cometa, senza magie, senza finali riscritti all’improvviso. C’è solo un papà anconetano, una moglie, una bambina e un conto corrente con dentro 7 euro e 86 centesimi. E c’è un tribunale che, a pochi giorni dalle feste, prova almeno a rimettere un po’ d’ordine sotto l’albero. Il protagonista è un 44enne di origine rumena, residente ad Ancona, sposato e padre di una bimba, schiacciato da un debito di 517.665 euro. Una cifra enorme figlia del crollo della sua ditta individuale: chiusa nel 2012, trascinata giù dal fallimento di un cliente importante e da crediti "di entità significativa” mai recuperati. Da lì, anni di affanni, di corse a vuoto, di tentativi di tenersi a galla mentre il debito cresceva come un’ombra interminabile.

Quando si è rivolto all’Organismo di composizione della crisi, l’uomo ha portato con sé la fotografia nuda della sua vita: un conto praticamente vuoto, uno stipendio modesto da operaio a tempo determinato, una sola auto, una Lancia Y del 2001, come unico bene reale. E una famiglia da proteggere. Il tribunale, riconoscendo che nessuna bacchetta magica può far sparire mezzo milione di euro, gli ha concesso la liquidazione controllata: potrà continuare a vivere, lavorare e mantenere moglie e figlia, ma sotto la guida di un liquidatore.

I giudici hanno fissato in 1.535 euro al mese la soglia........

© il Resto del Carlino