Giulia ci parla: la salute mentale è civiltà condivisa
I fiori vicino al dirupo del Monte Grisa. Le parole e la dignità di due genitori. La lettera d’amore di un padre, la denuncia lucida di una madre. Le foto bellissime dei tempi sereni. Giulia Bonin con la sua storia dolorosa dissemina di simboli significativi la nostra estate. Abbiamo raccontato la sua scomparsa, l’ansia, le ricerche e le paure, il ritrovamento straziante dell’11 agosto, la pena e la malinconia.
Si è alzata la voce diretta e sincera di una famiglia che piange e pone domande. Ci hanno ricordato che per assistere questa ragazza di 25 anni, seguita dal Centro di Salute Mentale, erano decollate molte richieste di aiuto, inequivocabili, autentiche. Tanti, troppi contatti e tanti, troppi silenzi o comunque ritardi, rimandi, dilazioni, burocrazie, squilli di telefono a vuoto. Avevano chiesto persino il TSO, senza ottenerlo: è impossibile immaginare completamente la disperazione di una famiglia che arriva a questo.
Giulia è morta ma ci sta parlando. E non ci parla solo di se stessa.
Gli articoli del Piccolo, i ricordi degli amici, l’inchiesta per omicidio colposo, il funerale. L’assessore regionale Riccardi ha chiesto al direttore generale di Asugi, Antonio Poggiana, un rapporto sul caso e accertamenti sul Centro di Salute Mentale di via Gambini. È utile, è necessario. Ma l’ultimo affronto che potremmo fare a Giulia è quello di considerarla un caso singolo, raro, decontestualizzato.
La Procura dispone l’autopsia e l’esame tossicologico sul corpo per escludere il coinvolgimento di terzi. Si vuole fare luce sull’operato di chi l’aveva in cura
La sua storia è una luce accecante che si accende in un buio. Si accende nel modo più triste, quello irrimediabile. Ma illumina. E prima che si spenga, e prima che ne arrivi un’altra, di tragedie, possiamo – forse dobbiamo – esercitare il diritto e il dovere della riflessione. Proviamo a ricordare Giulia come la ragazza che ci aprì gli occhi.
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E allora parliamo con lei e con noi stessi. Parliamo di un gigante come........
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