L'editoriale/ L'Italia dei giovani riparte dal Sud
Una delle molteplici attività meritorie dell’Istat, l’Istituto nazionale italiano di statistica, la fonte di ogni dato serio e affidabile di questo paese, è quella di realizzare ogni anno una ricerca sugli indicatori di “benessere sociale” del Paese. Un tentativo ben riuscito, ormai alla sua dodicesima edizione e ogni anno sempre più accurato, di offrire una lettura diversa di ciò che misura davvero la qualità della nostra vita. Non solo il reddito e la ricchezza, quindi, come noi aridi economisti ci limitiamo e ostiniamo a fare, bensì anche affidabilità e accesso alle cure mediche, aspettativa di vita, livello di istruzione, mobilità sociale, e così via: un complesso di 152 indicatori che, analizzati e sintetizzati, fotografano uno stato del nostro paese che va ben al di là dell’immagine fornita dalla mera contabilità nazionale. Il problema, però, è che il commentatore, il giornalista, lo scienziato sociale, anche senza desiderio di polemica, in questi indici di “benessere” cerca con........





















Toi Staff
Gideon Levy
Sabine Sterk
Tarik Cyril Amar
Mort Laitner
Stefano Lusa
Mark Travers Ph.d
Ellen Ginsberg Simon
Gilles Touboul
John Nosta
Gina Simmons Schneider Ph.d