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Il commento/ Le falangi del rancore e lo spettro degli anni ‘70

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24.09.2025

Come tanti altri pendolari, ieri mattina sono arrivato in una Stazione Termini protetta da misure eccezionali. Come loro dopo qualche ora sono riuscito a tornare alla Stazione Termini solo con grande lentezza ed a prezzo di enorme fatica non avendo alternativa all’attraversare la corrente della manifestazione autodefinitasi «Pro Palestina».

A differenza di molti di quegli stessi pendolari, quasi tutti più giovani di me, quello che ho visto e sentito mi ha richiamato alla mente immagini degli «anni di piombo». Allora (tra il 1977 ed il 1982), da studente frequentavo l’Università di Roma e fui testimone delle manifestazioni di coloro che direttamente, o nascondendosi dietro giri di parole, sostenevano le azioni terroristiche «rosse» o «nere».

Sia chiaro, essendone stato assorbito, non sono in grado di offrire alcuna analisi complessiva della manifestazione di ieri. L’unica cosa che posso è fornire una testimonianza su alcuni elementi che mi hanno allarmato; una testimonianza che non pretende di essere esaustiva e che, naturalmente, non mette minimamente in discussione il sacrosanto diritto allo sciopero ed a manifestare.

Innanzitutto mi hanno allarmato alcune somiglianze tra quella di ieri a Roma e le manifestazioni degli indulgenti verso le Brigate Rosse: colori, movenze, atteggiamenti, logiche. Come dice un amico teologo, il rancore è ormai l’unico legame sociale e la rabbia........

© Il Messaggero