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L'editoriale/ Se gli Usa dettano l’agenda agli alleati

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24.09.2025

Se all'Europa serviva una conferma dell'esistenza in vita dell'atlantismo, l'ha avuta all'assemblea dell'Onu. L'alleanza resiste, ma Trump intende plasmarla a sua immagine e somiglianza: vale a dire lotta all'immigrazione clandestina che è la rovina del Vecchio continente; e abiura delle politiche green, anzi della "grande truffa green", che distrugge la nostra industria e rischia di portare alla bancarotta paesi come la Germania. In quasi un'ora di intervento, il presidente americano definisce l'agenda di destra sulle due sponde dell'Oceano e dedica ai partner europei un'attenzione speciale, con dati statistici (le percentuali di stranieri detenuti nelle carceri tedesche, svizzere e greche), censure personali (al sindaco di Londra, Sadiq Khan, che a suo dire vuole imporre la Sharia e per questo è "terribile, terribile"), bacchettate nazionali (alla Gran Bretagna che non sfrutta gli enormi giacimenti petroliferi nel Mare del Nord). Molte sferzate, qualche avvertimento. Non si rivolge a Bruxelles, non cita l'Unione. Il capo della Casa Bianca parla direttamente agli Stati........

© Il Messaggero