Il cardiochirurgo Gerosa: «Un semestre insufficiente a valutare»
«Prima di commentare questa nuova disposizione decisa dal Parlamento, vorrei fare una premessa».
Prego...
«Il nostro compito primario, come professori universitari, è fare formazione in maniera impeccabile, garantendo le aule, i docenti e, in generale, una logistica adeguati al numero degli studenti. E da questo non si scappa. A questo non c’è soluzione».
Così Gino Gerosa, luminare della sanità veneta, al vertice dell’Uoc di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedale-Università di Padova. È la sua premessa, prima di commentare le nuove disposizioni per l’ingresso alla facoltà di Medicina e Chirurgia: non più test di ingresso, ma una selezione posticipata, fatta a partire da una graduatoria nazionale, sulla base dei risultati ottenuti nei tre esami di scienze di base previsti nel primo semestre.
E lei cosa pensa?
«Che il vecchio quiz non garantiva l’ingresso dei medici migliori e più motivati. Ma........
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