I cecchini del weekend, dall’Italia a Sarajevo per uccidere: “Centomila euro a bambino”
Bambini a Sarajevo negli anni Novanta, in un edificio semidistrutto e crivellato dai colpi
Milano, 11 novembre 2025 – Il varco dei “cacciatori di uomini”, punto d’accesso per i Balcani insanguinati dalla guerra, era Trieste. Da lì sarebbero partiti i viaggi dell’orrore, di italiani che negli anni ’90 pagavano per raggiungere Sarajevo sotto assedio, unirsi ai cecchini delle milizie serbo-bosniache e sparare contro civili inermi, tra cui donne e bambini, in un “safari” criminale.
Viaggi in aereo fino a Belgrado, per poi spostarsi in elicottero o con veicoli a Pale e Sarajevo, ma anche a Mostar, altra città della Bosnia-Erzegovina dove secondo alcune testimonianze sono stati notati “tiratori turistici”. Avrebbe svolto un “ruolo” nell’organizzazione Jovica Stanisic, ex capo del servizio di sicurezza della Serbia condannato a 15 anni di carcere all’Aia per crimini di guerra nella ex Jugoslavia.
“L’operazione ha richiesto una logistica significativa”, ha ricostruito l’ex ufficiale dell’intelligence militare bosniaca Edin Subasic. È........





















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