Oggi alla Camera la proposta di trasformare Roma in una Regione.
Oggi, in Commissione Affari Costituzionali della Camera, si discuterà una proposta di legge costituzionale (n. 278) decisamente particolare, che mira a riconoscere a Roma Capitale lo status di ventunesima regione italiana. La proposta si fonda sulla necessità – evidenziata nella relazione accompagnatoria – di ripensare l’assetto istituzionale della Capitale, adeguandolo alla sua complessità amministrativa e alle funzioni che essa svolge a livello nazionale e internazionale.
Si tratta di una riforma che, almeno nelle intenzioni del proponente, risponderebbe alla crescente esigenza di autonomia di Roma, ma che apre anche molti interrogativi giuridici e amministrativi, soprattutto in merito al rapporto con la Regione Lazio, alla sostenibilità economica del nuovo assetto e alla sua coerenza con il principio di autonomia territoriale sancito dalla Costituzione.
Secondo quanto riportato nella relazione illustrativa, la proposta di legge parte dalla constatazione che il regionalismo italiano, a oltre cinquant’anni dalla sua istituzione, abbia mostrato sia benefici che distorsioni, in particolare in termini di frammentazione amministrativa, inefficienze gestionali e sovrapposizioni di competenze.
Roma, in questo scenario, rappresenta un caso del tutto particolare. La sua posizione di Capitale dello Stato le impone funzioni e oneri che non trovano adeguata risposta nel modello amministrativo attuale. A differenza di altre grandi metropoli europee – come Berlino, Madrid e Bruxelles – Roma non dispone di un’autonoma potestà legislativa, ma è soggetta a una disciplina stabilita da una........© Il Giornale
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