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Palma: «Limitare la custodia cautelare non incide sul sovraffollamento»

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Intervenire sulle misure cautelari, come prospettato dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, non è la soluzione per ridurre il sovraffollamento carcerario. A confermarlo, dopo l’intervento sul Dubbio dell’ex procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati, è Mauro Palma, già Garante nazionale per le persone private della libertà. «Contenere il più possibile la custodia cautelare è secondo me un elemento di civiltà giuridica - spiega Palma al Dubbio -. Ridurla ai casi di estrema necessità è comunque un elemento valoriale da tenere presente, ferme restando tutte le garanzie. Ma che questa misura incida in maniera significativa sul sovraffollamento non è vero».

Una delle cause principali del sovraffollamento, secondo Palma, è la costruzione, nel corso degli anni, di reati “endocarcerari”, cioè violazioni commesse all’interno del carcere e che avrebbero potuto essere gestite attraverso procedure disciplinari. A ciò si aggiungono le condizioni difficili e spesso inumane degli istituti di pena, che favoriscono episodi sempre più gravi. «L’intervento dovrebbe partire da qui: sulla scelta di contenere le misure penali in un sistema di esecuzione penale che deve prioritariamente reggere sulla capacità di garantire all’interno sicurezza e........

© Il Dubbio