menu_open Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close

La pena che cambia la vita: punizione, ma anche speranza

5 0
yesterday

Esiste un articolo nella nostra Costituzione che recita: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. I padri costituenti hanno espresso questa volontà, che è la sintesi di ideologie e di pensieri filosofici di elevato spessore, all’articolo 27. La pena, assolutamente necessaria per chi commette il delitto, non può e non deve avere esclusivamente una funzione punitiva. Essa non deve umiliare la persona o essere solo un complesso di privazioni per il condannato.

La pena non deve solo privare, ma deve anche offrire: prima fra tutte l’opportunità di una redenzione. La pena, difatti, svolge adeguatamente la funzione che la Costituzione le ha conferito quando diventa percorso umano e spirituale che porta il condannato ad una svolta, ad un cambiamento radicale nella sua esistenza. La pena deve essere un punto di rottura tra il passato ed il presente; tra ciò che era e ciò che sarà; tra il buio e la luce.

La privazione della libertà personale è assolutamente necessaria, ma la reclusione ha diverse funzioni, tra cui la prevenzione generale ossia la dissuasione dalla commissione di reati, la prevenzione speciale ossia la rieducazione del condannato e prevenzione di nuove condotte criminali, la retribuzione ossia la punizione per il reato commesso e l’emenda ossia la correzione del comportamento del reo.........

© Il Dubbio