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I “Signori della truffa” a cui Mark Zuckerberg non vuole rinunciare

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«Il vostro cammino verso l’indipendenza finanziaria. Con un piccolo investimento di 240 € avrete l’opportunità di raggiungere un reddito stabile. Immaginate che il vostro reddito aumenti ogni mese e che guadagnate fino a 45mila euro. Senza investire somme enormi e senza il rischio di perdere tutto». A parlare è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, o meglio, un video generato dall’intelligenza artificiale che, tramite la tecnica del deepfake, imita la voce e le sembianze della premier per indurre lo spettatore a investire poche centinaia di euro in cambio della promessa di una futura e imperitura rendita finanziaria.

Si tratta - inutile dirlo - di una truffa, che sfruttando voce e sembianze della premier tenta di indurre in errore chi vi si imbatte. La stessa sorte della premier era toccata, tra gli altri, anche a Salvini, Schlein, Calenda e al giornalista Fabio Fazio.

Un’inchiesta pubblicata dalla Reuters getta luce sul fenomeno e rivela come Meta «guadagna una fortuna» da annunci fraudolenti o che pubblicizzano beni o prodotti illegali.

I documenti di Meta su cui la Reuters è riuscita a mettere le mani - relativi al periodo 2021- 2024 - mostrano come l’azienda di Palo Alto guadagni attivamente dall’enorme mole di annunci truffaldini. Le proiezioni interne relative al 2024 hanno stimato che circa il 10% del fatturato annuo complessivo - pari a 16 miliardi di dollari - sarebbe stato generato dalla pubblicazione di annunci di truffe o prodotti illegali.

Un documento datato dicembre 2024 mostra come ogni giorno sulle piattaforme di........

© Il Dubbio