Top 100, la reazione delle imprese: «Ora nuovi mercati»
Come rispondere ai dazi di Donald Trump? Con calma e pragmatismo e di ciò il Nord Est è ricco di esempi che arrivano dal tessuto imprenditoriale.
Dalla diversificazione dei mercati (e quindi del rischio), all’integrazione verticale, dall’intelligenza artificiale al sano ottimismo: sono stati questi elementi i co-protagonisti, assieme agli imprenditori, ovviamente, dell’appuntamento di Top 100, l’evento organizzato da Nord Est Multimedia - il gruppo che pubblica questo giornali, il sito ilNordEst.it e altri cinque quotidiani assiema a Pwc che si è tenuto ieri nella sede di Benetton Group a Castrette di Villorba.
Il punto di partenza dell’evento è stata l’analisi delle 100 principali imprese del Triveneto effettuata dalla Fondazione Nord Est sulla base dei bilanci 2023, gli ultimi disponibili. Se il fatturato complessivo era calato del 3,5%, togliendo Hera Trading - la centrale acquisti del gruppo, che risente delle oscillazioni dei prezzi dell’energia - l’anno era stato caratterizzato da una stabilità dei ricavi, con un dato molto positivo della redditività (cresciuta del 13,4% nel dato mediano) e un miglioramento del rapporto tra margine operativo lordo (Ebitda) e ricavi del 64%, indicatori che mostrano un generale aumento della capacità di generare profitti. Un’ampia maggioranza delle Top 100 (l’89%) aveva chiuso l’anno in utile, e di queste, il 66% aveva incrementato i propri profitti.
Infine, Fondazione Nord Est si interroga sulle potenziali ripercussioni dei dazi statunitensi, stimando un aumento dell’inflazione fino allo 0,3% e una crescita del Pil limitata allo 0,16% nel 2026, senza una risposta europea. Se, invece, l’Ue si facesse sentire, le previsioni darebbero un incremento dell’inflazione dello 0,45%, mentre la progressione del Pil si ridimensionerebbe allo 0,12%.
Da........© Corriere delle Alpi
