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La storia di un centro sociale nato 40 anni fa per «colorare» il quartiere

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16.12.2025

Dichiarato «bene comune», ha portato avanti la teoria della scuola della creatività, inventando un Carnevale partecipato e trascinante

Se vivete a Napoli e dintorni e non siete mai stati al Carnevale del Gridas a Scampia avete perso moltissimo. Avete perso un’esperienza di divertimento collettivo, di spettacolo, un momento commovente e trascinante, interclassista e intergenerazionale, una festa sfrenata e irruenta che penetra nel cuore nascosto del quartiere e lo trasforma. 

E vi conviene recuperare quest’anno, in fretta, perché il centro sociale fondato da Mirella La Magna e da quel genio visionario di Felice Pignataro, suo marito (che dal 2004 non c’è più), è a rischio sopravvivenza. 

La storia del Gridas è lunga e travagliata, in effetti è uno di quegli spazi «occupati» su cui pendono questioni amministrative, nonostante sia stato dichiarato «bene comune» con un atto ufficiale del Comune di Napoli. Già nel 2013 vinse un processo penale con piena assoluzione perché vide riconosciuta la sua opera gratuita al servizio della collettività. Ora però è arrivata la sentenza della Corte d’Appello che ha respinto il ricorso dell’associazione,........

© Corriere del Mezzogiorno