La palazzina di tre piani era alimentata da un pozzo scavato senza criteri di sicurezza né permessi. Per i lavoratori camere fatiscenti, servizi igienici insufficienti e ambienti saturi di umidità e cattiva aerazione. Undici denunce

È l’alba in via Nola a San Gennaro Vesuviano, quando i carabinieri alzano le saracinesche di una palazzina che, dietro la facciata anonima, nasconde un mondo sommerso fatto di sfruttamento, abusivismo e condizioni igienico-sanitarie al limite dell’umano. I militari della stazione locale, insieme al nucleo forestale di Roccarainola, agli ispettori del Nucleo ispettorato del lavoro, alla polizia locale e a personale Enel e Asl, entrano nello stabile e scoprono un intreccio di storie accomunate dal degrado. Tre........

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