Tra i 44 arrestati dell'inchiesta su camorra e politica nel Napoletano spicca la figura del rampollo del clan. I vecchi affiliati lo guardavano con sospetto. Già nel 2007 i guai con la legge per lui

Nelle carte della nuova inchiesta della Dda di Napoli, il nome di Michele Russo, 44 anni, ricorre come quello di un capo silenzioso ma determinato, capace — secondo gli investigatori — di dare una fisionomia diversa al clan fondato dal padre Salvatore e dallo zio Pasquale. 
È il ritorno sulla scena di un uomo che con la giustizia aveva già fatto i conti: nel 2007 fu arrestato nella maxiretata che colpì il gruppo nolano, un’operazione che portò in carcere un centinaio tra ras e gregari. Rimase detenuto fino al 2013. 

Da quell’esperienza, raccontano gli atti, uscì con un titolo insospettabile: una laurea in Ingegneria conseguita online. Proprio quel percorso di studi rappresenta, per gli inquirenti, la chiave del “nuovo corso” che Russo avrebbe tentato di imprimere alla cosca. Reinseritosi in uno studio professionale, il quarantaquattrenne........

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