E' mancata la continuità della squadra titolare, alcuni dei nuovi giocatori hanno difficoltà ad amalgamarsi

Non c’è dubbio che sia uno dei Napoli più brutti visti in stagione e, forse, da diverse stagioni a questa parte. Un gioco privo di idee forti, che si accontenta di palleggiare senza vero piglio aggressivo e si lascia dominare prima nella testa che nei duelli fisici: ma di questo ce n’eravamo accorti già nella partita persa amaramente contro il Psv per 6-2. Resta da capire il vero motivo di questa débâcle mentale, che variamente si attribuisce ai giocatori, alle dinamiche esterne allo spogliatoio o addirittura a una ribellione contro l’allenatore: ma di questo potrà occuparsi soltanto Antonio Conte nei prossimi giorni, tentando di rimettere insieme i pezzi di una squadra che appare l’ombra di quella dello scudetto conquistato appena sei mesi fa.

Tre sono le considerazioni da fare al riguardo: la prima è relativa appunto ai calciatori. Uno dei problemi principali è stata ed è la mancata continuità della squadra titolare, in particolare per i tanti – troppi – infortuni che hanno........

© Corriere del Mezzogiorno