Il bello di portare l'amore a chi non ha conosciuto l'amore
3
32
09.11.2025
Il mondo che guardiamo è incerto e l’ansia sta diffondendosi a dismisura tra guerre, ingiustizie, normalizzazione del dolore, crisi economiche, violenze e paure interiori… E proprio in questo tempo, dominato da attacchi di panico e da una fatica nascosta al cuore, la speranza si fa urgente e necessaria. Nel contesto del Giubileo del 2025, proclamato da Papa Francesco come Giubileo della Speranza, risuona forte l’invito a camminare insieme, pellegrini verso luoghi antichi e interiori di grazia. Il vero giubileo, la vera Porta Santa, è imparare a superare e attraversare la crisi, vincendo il muro dell’indifferenza e facendoci solidali. Se penso al mio primo incontro in strada con Angelo, un ragazzo che ho salvato da un’overdose, circa oramai 30 anni fa, ricordo che mi mostrò un murales dove — prima di tentare il suicidio appena sventato — aveva scritto: «Nonostante la vostra indifferenza noi esistiamo». Nella Bolla Spes non confundit leggiamo: «Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza», poiché solo la Parola può riaccendere nel cuore la fiducia che salva.Papa Leone XIV, fin dal suo primo saluto, ha voluto seminare speranza attraverso le parole di Gesù Risorto: «Pace a voi», invitando tutti noi a fare la nostra parte disarmando i nostri cuori e le nostre parole. Perché la pace e la speranza si costruiscono un mattoncino alla volta, iniziando dall’amare concretamente chi abbiamo accanto e vivendo la «carità della porta accanto», tanto cara a Papa Francesco e spesso citata da Papa Leone. Nel messaggio per la IX Giornata Mondiale dei Poveri (13 giugno 2025), il Santo Padre afferma: «In mezzo alle prove della vita, la speranza è animata dalla certezza, ferma e incoraggiante, dell’amore di Dio, riversato nei cuori dallo Spirito Santo … la speranza cristiana è come un’àncora, che fissa il nostro cuore sulla promessa del Signore Gesù». Questa speranza, non evanescente, germoglia dalla fedeltà gioiosa di Dio.«Sono tempi cattivi, tempi penosi!» si dice. Ma cerchiamo di vivere bene e i tempi saranno buoni. «I tempi siamo noi; come siamo noi così sono i tempi» (Agostino, Discorsi, 80,8). Papa Leone ha citato questa frase incontrando gli operatori dei mezzi di comunicazione. Il Pontefice ci ha ricordato che «la più grave povertà è non........
© Avvenire
visit website