La cittadinanza di Rovereto riconosciuta ai più piccoli venuti da lontano: un atto di civiltà e un’opportunità per tutti
“Senza sofferenza non c’è verità”. Con questa citazione del Fedor M. Dostoevskij ho iniziato il mio intervento in Consiglio comunale di Rovereto qualche sera fa, in occasione della discussione e della votazione della mozione che aveva e ha l’obiettivo di riconoscere la cittadinanza italiana a molti giovani stranieri residenti nel Comune di Rovereto, secondo il principio dello “ius scholae”. In altre parole, qualsiasi bambina o bambino di famiglia straniera che vive nella nostra Città e frequenta almeno 5 anni di percorso scolastico, ad esempio i 5 anni delle scuole elementari, diviene cittadino italiano. Lo “ius scholae” e’ diritto assai diffuso e riconosciuto in Unione Europea e nel mondo, vedasi anche in Canada. Confesso che non avrei alcuna difficoltà a condividere........





















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