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La cittadinanza di Rovereto riconosciuta ai più piccoli venuti da lontano: un atto di civiltà e un’opportunità per tutti

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20.11.2025

“Senza sofferenza non c’è verità”. Con questa citazione del Fedor M. Dostoevskij ho iniziato il mio intervento in Consiglio comunale di Rovereto qualche sera fa, in occasione della discussione e della votazione della mozione che aveva e ha l’obiettivo di riconoscere la cittadinanza italiana a molti giovani stranieri residenti nel Comune di Rovereto, secondo il principio dello “ius scholae”. In altre parole, qualsiasi bambina o bambino di famiglia straniera che vive nella nostra Città e frequenta almeno 5 anni di percorso scolastico, ad esempio i 5 anni delle scuole elementari, diviene cittadino italiano. Lo “ius scholae” e’ diritto assai diffuso e riconosciuto in Unione Europea e nel mondo, vedasi anche in Canada. Confesso che non avrei alcuna difficoltà a condividere........

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