L’America ieri e oggi; quadri molto vintage di progressisti americani
La nostra società oggi è liquida. Prende la forma del contenitore. Ricorda i quadri di Salvador Dali dove l’orologio si squaglia, il tempo si dilata. Mentre noi siamo gli ingranaggi di una macchina. Corriamo ma il tempo resta dov’è. Qualche fantasma esce da iconici quadri d’epoca, contornati da una cornice di massello. I fantasmi sono ancora alla ricerca di un qualcosa, iniziano a spruzzare macchie di colore sulle tele, riprese da foto in seppiato.
Due figure spiccano sbiadite grazie ai sali di argento: Eugene Debs e Henry Wallace. Due figure quasi sconosciute ai più in Europa, ma figure importanti. Due figure incompiute che forse avrebbero inciso fortemente sulla storia, se le cose avessero preso un’altra piega. Pazientemente osserviamo i dettagli. La ripetuta osservazione scientifica porta a captarne l’essenza più recondita. Respirando lentamente il tempo inizia a scivolar via fra le nostre dita. Si evincono chiari messaggi. Ci regalano una prospettiva, un piccolo lascito.
Eugene Victor Debs (1855-1926), detto semplicemente Gene. Sindacalista radicale del settore ferroviario, attivista e politico americano a cavallo tra il 1800/1900. Appartenente al partito Socialista d’America e Partito Socialdemocratico d’America. Figura imponente e tra i fondatori del sindacato, Industrial Workers of the World. Era la jobpocalypse dell’avvento industriale. Nonostante un sistema bipartitico, iniziò nel Partito democratico, e poi si candidò come socialista alla Presidenza ben sei volte tra il 1900-1920. Ottenne al massino il 6% nel 1912. Forse una delle poche figure del panorama americano puramente socialista. Le sue lotte operaie le pagò con sei mesi di carcere quando G. Cleveland fece intervenire l’esercito per interrompere uno sciopero. In seguito tornò in prigione con lo scoppio della prima guerra mondiale. Nel 1918 fu arrestato poiché il suo attivismo pacifista ostacolava il reclutamento secondo la legge Espionage Act del 1917. Si ricandidò dal carcere nel 1920 ottenendo il 3,4%. Non si........





















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