La giustizia e le garanzie del cittadino
Nel corso degli anni abbiamo assistito ad una vera e propria “paralisi parlamentare” tutte le volte in cui ci si è trovati a discutere ed a decidere su “questioni di giustizia”. Vi sono ragioni alla base di queste “stagnazioni” riconducibili, il più delle volte, ad interessi corporativi, ad “ossessioni ideologiche”, soprattutto quando si dovevano affrontare le “vere riforme”. Riforme riguardanti le “garanzie dei cittadini”, o quelle riguardanti la magistratura come potere. Ad una coraggiosa e chiarificatrice riforma si è opposta la legislazione dell’emergenza, fatta di “leggine” negoziate con la corporazione dei giudici.
Come garantisti dobbiamo affrontare il problema di conciliare la difesa degli interessi collettivi con la tutela della libertà individuale.
Il problema delle “garanzie del cittadino” è anche, ma non solo, quello di una giusta giustizia. Ci sono alcuni fattori che deprimono ed impediscono la crescita di un sistema di garanzie adeguato ad una società moderna. Primo, fra gli altri, è l’impronta autoritaria che ancora si percepisce nella legislazione e nell’esercizio della giustizia. Non è solo questione di “inadeguatezza” dei codici penale e civile, ma immutata è rimasta la logica delle disposizioni che disciplinano i rapporti tra cittadini e Stato: un labirinto di complesse e inscandagliabili procedure rende difficile l’azione del singolo per la soddisfazione delle sue più legittime aspettative. L’ impatto del cittadino con lo Stato oggi riguarda moltissimi momenti della vita sociale: si pensi alla circolazione ed alla quotidianità della vita di relazione! Lo Stato sociale ha moltiplicato le garanzie sostanziali del cittadino, però il cittadino è solo di fronte a potenti e, a volte, irraggiungibili macchine burocratiche: si guardi alla crescita delle prestazioni sociali che ha comportato la moltiplicazione delle burocrazie, la proliferazione delle procedure. La situazione è peggiorata con la penetrazione dei partiti nello stato sociale, che hanno accresciuto i veicoli di iniqua distribuzione delle risorse, creando forti discriminazioni sociali tra categorie non meritevoli di tutela, perché non appartenenti ad un determinato ceto o gruppo politico ed ideologico. Non sono state varate quelle riforme ordinamentali e processuali necessarie per superare leggi anacronistiche, che contribuiscono pesantemente ad inceppare e ritardare il funzionamento della macchina giudiziaria. Non sono state rappresentate le........
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