La prossima ondata dell’AI? Sarà nella robotica
L’intelligenza artificiale ha dominato i titoli dei giornali per la sua creatività e la capacità di generare testi, immagini e codice. Tuttavia, la prossima ondata di trasformazione potrebbe non essere digitale, bensì fisica. La robotica rappresenta l’incarnazione fisica dell’IA, in cui gli algoritmi vengono dotati di braccia, gambe e sensori per agire nel mondo reale. Questa fusione tra intelligenza e macchine sta avvenendo più rapidamente del previsto: i costi stanno diminuendo, le capacità aumentando e interi settori si stanno trasformando. Il tema della robotica sta passando insomma da una visione di lungo termine a una realtà imminente.
I progressi nei modelli Visual-Language-Action (VLA) esemplificano questo cambiamento, conferendo ai robot la capacità di percepire l’ambiente in tre dimensioni, distinguere oggetti non uniformi e applicare la giusta quantità di forza nella manipolazione dei materiali. Il robot Vulcan di Amazon rappresenta una possibile svolta nell’automazione dei magazzini, andando oltre velocità e destrezza per avvicinarsi a qualcosa di più umano: la capacità di percepire. A differenza delle precedenti macchine “sorde e cieche”, Vulcan utilizza bracci robotici della divisione Universal Robots di Teradyne, che integrano sensori tattili avanzati e sistemi di feedback della forza. Questi permettono al robot di valutare la pressione, regolare la presa e gestire oggetti irregolari o delicati senza danneggiarli. In combinazione con i modelli........





















Toi Staff
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