Ancora bagni e tuffi nel Piave nel punto in cui è morta la piccola Adna
Mamme e bambini sorridenti con i piedi a mollo, come se nulla fosse accaduto. A riva, ancora imperlati di gocce dopo l’ultimo tuffo, gruppetti di bagnanti si asciugano sdraiati su grandi teli. È il ritratto della domenica pomeriggio appena trascorsa sulle sponde del Piave a Pederobba, nello stesso luogo dove una settimana fa è annegata la piccola Adna Islam.
Ed ecco che i sorrisi di quelle mamme danno il colpo di grazia alle coscienze già scosse dalla tragedia. Quella di ieri infatti è stata una domenica come tante altre. Eppure le immagini dei genitori straziati di Adna, mentre il corpo della loro figlioletta di 9 anni scompare sotto il coperchio di una bara metallica, sono ancora così vivide.
Di anno in anno la lista delle vittime del Piave si allunga. Le sue acque cristalline posso trasformarsi in trappole mortali anche per il più robusto dei nuotatori.........
© Tribuna di Treviso
