«I coloni israeliani vogliono cacciarci dalla nostra terra»
«Abbiamo paura, la mentalità dei coloni ebraici è fanatica: hanno cercato di bruciare la nostra chiesa, ci impediscono di fare il raccolto. Vogliono cacciarci dalla nostra terra». È un grido d’allarme quello che affida a Tempi padre Bashar Fawadleh, parroco latino di Taybeh, piccolo villaggio 30 chilometri a nord di Gerusalemme e a est di Ramallah, l’ultimo interamente cristiano rimasto in Cisgiordania.
«I coloni occupano la nostra terra»
Insieme ai parroci delle altre due chiese presenti nel villaggio, il greco-ortodosso Daoud Khoury e il greco-cattolico melkita Jack-Nobelk Abed, padre Fawadleh ha scritto un appello per denunciare pubblicamente una situazione diventata «insostenibile».
«Il nostro villaggio, composto da circa 2.400 ettari di terra, è circondato da quattro insediamenti: due a ovest e due a est. Questi ultimi, illegali, hanno occupato parte della nostra terra e stanno cercando di allargarsi», racconta il parroco della chiesa latina a Tempi.
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