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Louvre, furto con beffa: i gioielli non erano assicurati

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Il danno per lo scippo dei preziosi ammonta a 88 milioni, ma il governo fa sapere che lo Stato non riceverà alcun indennizzo, non avendo mai stipulato una polizza. Il «Telegraph»: «La responsabile della sicurezza del museo assunta grazie alle quote rosa»

Quando capita un fattaccio, e a questo segue una conseguenza anche peggiore, si è soliti dire: «Oltre al danno, anche la beffa». È proprio quello che deve aver sospirato Laurence des Cars, direttore del Museo del Louvre, quando ha realizzato che la Francia non riceverà alcun risarcimento per il furto dei gioielli di inestimabile valore storico appartenuti alla collezione privata di Napoleone, trafugati domenica. Motivo? i monili non erano coperti da assicurazione privata. 

A renderlo noto è stato lo stesso governo francese attraverso un comunicato del ministero della Cultura. «Lo Stato funge da proprio assicuratore quando le opere dei musei nazionali si trovano nel loro abituale luogo di conservazione», ha dichiarato un portavoce in una nota riportata dal quotidiano Le Parisien. Il funzionario ha tentato di salvare quanto resta di dignitoso in questa vicenda asserendo che «questa scelta tiene conto dell’elevato costo delle assicurazioni quando il tasso di sinistri è basso». Tuttavia, sebbene la responsabilità per le opere appartenenti alla collezione nazionale ricada generalmente sullo Stato, i musei sono soliti stipulare polizze assicurative........

© Panorama