Senza sonno, senza crescita: l’insonnia cronica pesa anche sull’economia
Dormire male non compromette soltanto la nostra salute, ma impatta sulla crescita economica di un Paese. Perdite che in Italia, ogni anno, sono state quantificate in 16,5 miliardi di euro tra cure a lungo termine, assenze per malattia e riduzione della produttività individuale
Le notti in bianco pesano fortemente anche sui “portafogli” globali, e non solo sulla salute e sull’aspettativa di vita dei singoli. Se i costi che impattano direttamente sul Servizio sanitario nazionale sono scontati, e si traducono in cure, esami e trattamenti a lungo termine per le patologie correlate all’insonnia, c’è però anche un impatto economico indiretto e subdolo che va a pesare sul Prodotto interno lordo di – praticamente – tutti i Paesi del mondo.
Lo studio internazionale The societal and economic burden of insomnia in adults del 2023, promosso dall’organizzazione di ricerca politica Rand Europe, che ha indagato la portata economica e sociale dell’insonnia cronica tra la popolazione adulta di 16 nazioni ad alto reddito – tra cui l’Italia – ha quantificato perdite economiche indirette colossali, principalmente legate alla diminuzione dell’efficienza lavorativa. Perdite che oscillano, per il Pil dei vari Paesi, tra i 19,6 miliardi di........
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