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Bibbiano, solo tre condanne e il Pd festeggia. Ma a rimetterci furono (ancora una volta) solo i bambini

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thursday

Giubilo a sinistra dopo le assoluzioni, ma restano le domande sui bimbi allontanati senza prove. Boschi e Furfaro: «Meloni chieda scusa»

Adesso parliamo di Bibbiano, anche se con un po’ di amaro in bocca. A quanto pare, qualcosa di cui parlare c’era davvero, a proposito del modo in cui venivano gestiti gli affidi di minorenni nella Val d’Enza, in Provincia di Reggio Emilia. Certo, la sentenza di primo grado del processo Angeli e demoni letta ieri nel Tribunale di Reggio Emilia non è delle più severe, tutt’altro. La Corte d’Assise presieduta da Sara Iusto era chiamata a decidere la sorte dei 14 imputati ancora in attesa di giudizio, per cui erano state chieste condanne per complessivi 73 anni di carcere. I reati in ballo, del resto, erano pesantissimi: frode processuale, depistaggio, abuso d’ufficio, maltrattamento su minori, lesioni gravissime, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione, peculato d’uso.

Va detto subito: non è andata affatto come auspicato dalla pm Valentina Salvi che ha condotto l’indagine. Solo due le condanne eccellenti: Federica Anghinolfi, figura centrale dell’inchiesta al vertice dei servizi sociali della Val d’Enza ha preso due anni, anche se la pm ne aveva chiesti complessivamente 15; per il suo braccio destro Francesco Monopoli è arrivata una condanna a un anno e otto mesi di reclusione (anche se ne erano stati richiesti 12): pena sospesa per entrambi. Flaviana Murru, assistente sociale, è stata invece condannata a 8 mesi.

A seguire, un bel numero di assoluzioni, a........

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