menu_open Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close

Una grande operazione di soccorso condivisa per portare in salvo l'escursionista disperso a Claut

2 41
17.08.2025

È stata una operazione di grande rilievo, che ha messo in campo tutte le competenze tecniche, strategiche operative e di coordinamento delle varie forze in campo, quella che ha permesso di portare in salvo un escursionista di Caneva di 46 anni che non aveva fatto rientro alla propria automobile sabato 16 agosto dopo un anello di una trentina di chilometri e migliaia di metri di dislivello attorno al Col Nudo.

Le operazioni si sono concluse alle 4.30 del 17 agosto (l’attivazione da parte di Sores è avvenuta intorno alle 19.45) con la partecipazione di 15 tecnici del Soccorso Alpino, stazione Valcellina, Elisoccorso regionale Fvg, Guardia di Finanza, Carabinieri di Cimolais, Protezione Civile, un anestesista rianimatore del Soccorso Alpino, Vigili del Fuoco con i droni e il Rescue Coordination Center del Comando Operazioni Aerospaziali dell'Aeronautica Militare di Poggio Renatico (FE). Preallertate anche la confinante stazione di Alpago del Soccorso Alpino e le Unità Cinofile per il 17 agosto.

Le squadre di terra della stazione Valcellina del Soccorso Alpino hanno individuato l’automobile dell’escursionista circa mezzora dopo l’attivazione a Cellino di Sopra, punto dal quale la moglie dell’escursionista aveva riferito che doveva essere partito per il suo giro. In quel momento era ancora in corso un temporale sulla conca di Claut, che però era in esaurimento.

Durante il successivo briefing dei soccorritori si è appreso che proprio sabato 16 agosto un soccorritore della stazione Valcellina era salito in cima al Col Nudo e aveva incontrato un uomo che scendeva dalla cima che poteva corrispondere alle caratteristiche di un “runner” ovvero di una persona attrezzata e vestita ad hoc per percorrere molti chilometri e........

© Messaggero Veneto