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La guerra rafforza Putin: l'Europa non l'ha capito 

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Democrazie e dittature funzionano sostanzialmente allo stesso modo: ci sono dei gruppi, espressione di determinati interessi, che si scontrano per il potere. Unica grossa differenza: nei paesi liberi lo scontro ha luogo pubblicamente, nei parlamenti, sui Mass media, comunque quasi sempre alla luce del sole mentre nei moderni regimi tirannici tutto avviene di nascosto. Questo fatto è all’origine di una professione particolare: ai tempi dell’URSS c’erano i sovietologi. Oggi abbiamo i cremlinologi il cui lavoro consiste nel dedurre i cambiamenti nelle politiche russe in base a indizi minimi. Un putinologo oggi dovrebbe spiegare perché la Russia, che ha tutte le carte in mano per ottenere il massimo dalle trattative di pace con la derelitta Ucraina, invece si tiri indietro, metta paletti ogni dove, prosegua la guerra nel modo più sanguinario possibile. Perché Putin vuole la guerra anche se la pace sembrerebbe convenirgli? La risposta è ovvia: perché pensa che........

© Libero Quotidiano