Decima mas: rispettare la verità storica
Alludere alla Decima Mas come ha fatto in questi giorni il generale Roberto Vannacci sul palco di Pontida, raccomandandone l’insegnamento agli studenti-Balilla, non significa propriamente evocare una squadra di boy scout, ma potrebbe essere una buona idea, a patto di rispettare la verità storica.
Perché occorre distinguere bene tra la gloriosa Decima dei mezzi d’assalto e ciò che la formazione divenne dopo l’8 settembre 1943. All’inizio della Seconda guerra mondiale la Regia Marina italiana, anche per far fronte alla mancanza di risorse necessarie a finanziare navi militari di grosso tonnellaggio, creò una serie di flottiglie con il ruolo di incursori. I principali mezzi erano i Mas, i motoscafi veloci ar mati di siluro, già utilizzati nella Prima guerra mondiale, come quello della “beffa di Buccari” di Gabriele D’Annunzio (l’imbarcazione, perfettamente conservata, è in mostra all’interno del museo del Vittoriale).
Le fl ottiglie si chiamavano prima, seconda, terza e via dicendo, come le legioni di Cesare. La Decima Mas era dunque un corpo d’élite specializzato in azioni marine, anche subacquee, grazie ai famosi “maiali” siluranti, lenti, malsicuri,........
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