Il caso della Variante della Tremezzina: promesse e chiacchiere disperse nel tunnel
Ci sono dei momenti, nella vita, in cui bisogna avere il coraggio di chiedere scusa. E questo è uno di quelli.
Quanto li abbiamo irrisi i nostri grandi politici, i nostri formidabili amministratori, i nostri impeccabili burocrati - delle vere arche di scienza, niente da dire - quanto li abbiamo sbertucciati e diffamati e svillaneggiati in questi lunghi anni, quanti titoli accusatori, quante facili ironie, quanti sarcasmi velenosi su lorsignori del Palazzo che dormono e magnano e brigano e intrallazzano invece di lavorare per il bene dei comaschi, per il futuro dei nostri giovani e delle nostre aziende, per lo sviluppo del territorio e bla bla bla.
E invece, eccoci qui. La data di consegna della Variante della Tremezzina è confermata e firmata con il sangue su un contratto che vale più della Magna Carta. Il 10 aprile 2028 - è cioè tra soli 1.000 giorni - la strada che porrà fine per sempre ai tragici problemi di mobilità sulla statale Regina verrà aperta al traffico pubblico e privato, mettendo finalmente a tacere tutte le malelingue che in questi lustri si sono permesse di dubitare della sagacia, della perspicacia e dell’efficacia delle nostre meravigliose classi dirigenti, della nostra ancor più meravigliosa Anas e della assolutamente meravigliosa burocrazia che, tutte insieme........
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