Sfruttati nei campi a 5 euro l’ora e in 18 stipati in casa. Manette a un “caporale”
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cronaca
Fiscaglia Costretti a lavorare nei campi anche 12 ore al giorno, sette giorni su sette, riposo settimanale quando capita, niente ferie né visite mediche, figuriamoci la formazione sulla sicurezza. Il tutto per una paga di 5-6 euro all’ora, un terzo a fronte di una spettanza di circa un terzo in più, perché la differenza se la teneva il caporale. A queste condizioni di lavoro disumane ha deciso di ribellarsi un coraggioso bracciante pakistano di 30 anni residente nel territorio di Fiscaglia, che per primo ha denunciato la situazione di sopruso e sfruttamento ai carabinieri. Il suo gesto è stato di esempio per un’altra quindicina di vittime, e le preziose segnalazioni del gruppo hanno avviato un indagine che, dopo due anni, venerdì ha portato all’arresto di un pakistano di 47 anni e al sequestro preventivo di un immobile nella sua disponibilità dove vivevano stipate 18 persone.
L’uomo, che si trova ai domiciliari, è accusato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, aggravata da minaccia e violenza, a cui si aggiungono il sequestro di persona e le lesioni aggravate. Condotte che, hanno appurato i carabinieri, si sono protratte senza interruzione dal 2020 fino a oggi. Le indagini........
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