Trump tende la mano a Zelensky
Kiev avrà le sue armi. Parola di Donald Trump. La parziale marcia indietro del commander-in-chief sul possibile stop alle forniture militari statunitensi all’Ucraina è arrivata ieri in serata. La posizione del presidente degli Stati Uniti è chiarissima: gli ucraini hanno il diritto e il dovere di difendersi, e possono farlo solamente con l’aiuto dell’alleato a stelle e strisce. Il ragionamento, è stato accompagnato da un attacco frontale al presidente del Cremlino. Vladimir Putin “dice un sacco di stronzate, sta uccidendo troppe persone”, ha accusato il tycoon, che ha rilanciato anche la minaccia di nuove sanzioni contro la Russia. La forte presa di posizione della Casa Bianca non è passata inosservata a Mosca, dove ha suscitato irritazione. Tuttavia, nonostante il segnale distensivo, a Kiev permane un clima di incertezza riguardo all’effettiva entità del supporto che arriverà da Washington: le scorte di sistemi Patriot disponibili per il Pentagono risultano ridotte al minimo storico. Anche per via degli ultimi attacchi dell’armata russa.
Già durante l’ultima telefonata con Volodymyr Zelensky, Trump aveva in parte rassicurato il presidente ucraino, precisando che non era stato lui a ordinare la sospensione degli aiuti. La conferma ufficiale è poi arrivata pubblicamente, in occasione della visita del premier israeliano Benjamin Netanyahu. “Invieremo altre........
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