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Regionali: Elly, ragazza che sorridi

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Le elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Umbria hanno dato un verdetto certo e alcune importanti indicazioni, sulle quali sarebbe opportuno riflettere. Il verdetto: in entrambe le regioni ha vinto il centrosinistra. Risultato nitido, che non ammette dubbi visto che il sistema elettorale previsto per le regioni a statuto ordinario fissa l’elezione diretta e a suffragio universale del presidente della Giunta e del Consiglio regionale. Significa che si vince anche con un solo voto in più sui concorrenti. Michele De Pascale in Emilia-Romagna e Stefania Proietti in Umbria hanno battuto, rispettivamente, Elena Ugolini e Donatella Tesei, candidate della coalizione di centrodestra. Questi i fatti. Poi, però, ci tocca spalare la montagna di panna che sul dato elettorale è stata montata dagli esponenti del centrosinistra. In particolare, da una gongolante Elly Schlein, segretaria “per caso” del Partito democratico.

Nella “narrazione” a uso mediatico che viene diffusa dalla sinistra saremmo alla vigilia della svolta: gli italiani sarebbero pronti a dare il benservito al Governo Meloni e il voto di domenica e lunedì scorsi lo dimostrerebbe. Naturalmente, è una balla alla quale non credono neppure i suoi interessati propalatori. Perché del risultato in Emilia-Romagna – regione storicamente rossa per eccellenza – si sapeva già o, quanto meno, si poteva intuire lo scontato esito finale, tanto da non essere la notizia che, invece, sarebbe stata se si fosse concretizzato un ribaltamento delle previsioni elettorali. La vittoria della Ugolini avrebbe avuto nei manuali di giornalismo la medesima evidenza riservata al caso di scuola “uomo morde cane”.

Riguardo al voto umbro, con tutto il rispetto per gli abitanti di quella incantevole regione, appare un po’ forzata la tesi secondo la quale: “Ciò che l’Umbria vuole, lo vuole l’Italia”. Bisogna rimuovere la patina superficiale della propaganda per scoprire le reali indicazioni che questo test elettorale parziale ha fornito alla politica. Cominciamo col dire che, numeri alla mano, lo straripante successo del centrosinistra in Emilia-Romagna non c’è stato e anche lo scarto percentuale rilevato tra il vincitore e la sfidante........

© L'Opinione delle Libertà


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