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«La mia Sara morta in modo assurdo»

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02.04.2025

IL DOLORE. Marilisa Gambarini ricorda la figlia 19enne uccisa da un coetaneo che fece irruzione in casa sua: «Era bravissima. Fino all’ultimo ho sperato fosse viva, poi hanno tirato il nastro bianco e rosso e ho capito».

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Costa Volpino

La voce al telefono per un attimo trema. Un sospiro. Poi questa donna trova il coraggio e il filo di un racconto che può solo figurarsi nella mente, ma che ogni volta deve costarle fitte al cuore. «Mi immagino il terrore che ha provato mia figlia. Chissà che cosa avrà pensato in quegli attimi, e chissà quanto sono durati quegli attimi. È brutto da dire, ma se fosse morta in un incidente stradale sarebbe stato tutto più veloce. Invece, mia figlia ha visto la morte in faccia».

I momenti di cui parla Marilisa Gambarini, 40 anni, sono quelli in cui Sara Centelleghe, 19, ha cominciato a morire, la notte tra il 25 e il 26 ottobre scorsi in un appartamento al terzo piano di un palazzo di Costa Volpino, tra via Nazionale e via Wortley. Svegliata di soprassalto da Jashandeep Badhan, indiano, coetaneo e vicino di casa, entrato furtivamente per cercare la droga che l’amica di Sara, una 17enne, aveva nascosto nell’abitazione. Trenta grammi di marijuana, ecco il prezzo di una giovane vita. I carabinieri del nucleo operativo di Bergamo li hanno trovati........

© L'Eco di Bergamo