Al macero 300mila farmaci l’anno, a Bergamo ogni abitante getta via tre scatole
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IL FENOMENO. È quanto emerge dai monitoraggi di Federfarma: non tutti sono già scaduti. Petrosillo: «Inutile comprarne se non servono». Raciti: «Servirebbe prescriverne di meno».
Tre confezioni in media a testa (forse qualcosa di meno), che moltiplicate per i residenti della città, fanno 300mila scatole di farmaci che ogni anno vengono avviate allo smaltimento a Bergamo. E non sono tutti medicinali scaduti. È un dato che ritorna, senza sostanziali cambiamenti tra un anno e l’altro, quello che emerge dalle statistiche di Federfarma.
Nei bidoni delle farmacie finiscono confezioni dimenticate nei cassetti di casa e poi scadute senza essere state utilizzate, ma anche scatole di farmaci ancora buoni che i pazienti «scartano», spesso a causa di un cambio di terapia. In linea teorica sono medicine che potrebbero essere destinate a qualcun altro, in primis a persone in difficoltà. Tuttavia le possibilità affinché ciò avvenga sono limitate.
Anche se negli anni sono stati avviati alcuni progetti in tal senso, il tema del riciclo dei medicinali resta delicato: la data di scadenza è solo uno dei fattori che garantisce l’efficacia del farmaco; un altro, la conservazione, rappresenta invece una variabile sulla quale nessuno può garantire al 100%. Ed è questa la ragione per cui tanti progetti, col tempo, si sono........
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