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«Forno al Fresco»: così in carcere il pane restituisce dignità ai detenuti

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17.02.2025

LA STORIA. Da ormai 10 anni i volontari della Cooperativa Calimero offrono un’opportunità di lavoro e reinserimento.

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«Non restare immobile/ sul bordo della strada - scrive il poeta portoghese Mario Benedetti - non lasciar cadere le palpebre/ pesanti come giudizi». Un invito a vivere davvero, a togliere le macerie del passato, a non arrendersi, scoperchiando il cielo della vita, ritrovando i sogni.

È questo il senso del progetto «Forno al Fresco» che la cooperativa Calimero porta avanti da dieci anni nella Casa Circondariale di Bergamo, offrendo a 9 detenuti la possibilità di imparare un mestiere e ottenere così, una volta usciti, una strada diversa, per costruirsi una vita migliore, un’opportunità di riscatto.

«Quest’anno abbiamo prodotto quasi 12 mila panettoni - racconta Emilia Colombo, presidente della cooperativa sociale - Abbiamo iniziato a sfornarli a ottobre. Adesso stiamo producendo pane, biscotti, grissini, cracker, sempre con grande attenzione alle farine. Per le nostre pagnotte fatte con l ievito madre usiamo per esempio la s emola biologica di grano duro di Libera, cereale coltivato sui terreni sequestrati alle mafie. Fra i nostri cavalli di battaglia ci sono sempre i grandi lievitati, a seconda della stagione. Presto inizieremo con le colombe».

Avere un lavoro significa vivere il periodo di detenzione con dignità: «I detenuti sono assunti come dipendenti della cooperativa - continua Emilia -, e ottengono il relativo salario. Ovviamente non possono uscire dal carcere, e generalmente iniziano con una borsa lavoro e un periodo di formazione».

Nei locali del carcere è stato allestito un forno dove i detenuti lavorano su tre turni. «Come accade per ogni progetto della cooperativa sociale - spiega Emilia - l’obiettivo è che stiano per un periodo con noi e poi al momento del reinserimento nella società possano contare sulle competenze acquisite, dal punto di vista professionale e delle relazioni umane. Il nostro mastro pasticcere tra poco uscirà dal carcere, ha compiuto con noi un percorso molto significativo, e ora sogna di poter aprire una bottega tutta sua. In generale secondo le statistiche nazionali le persone che possono........

© L'Eco di Bergamo