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«Assisto moglie e figlio. Non sono speciale, seguo solo il mio cuore»

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20.03.2025

PER LA FESTA DEL PAPÀ. Alfredo e la vita da caregiver: genitore di un giovane con una grave sindrome, marito di una donna colpita da ischemia. «Stremato, ma mi guida l’amore».

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Papà, marito, caregiver. Tre ruoli intrecciati per un’unica vita spesa per gli altri. È la storia di Alfredo Dorini, 69 anni di Bergamo. La sua, come molte altre che rimangono nascoste tra le pieghe del quotidiano, è segnata da sfide continue e da un amore immenso che dà senso a tutto. Storie da celebrare tutti i giorni e, ancora di più, nella giornata dedicata a tutti i papà, quella di oggi, San Giuseppe. «Tutti mi conoscono come il papà di Mattia», racconta Alfredo. Mattia, 35 anni, è un ragazzo speciale. «Quando era bambino, poco più di tre anni, abbiamo scoperto che aveva una sindrome che compromette lo sviluppo psicomotorio. Non può leggere né scrivere, ma possiede una memoria visiva incredibile. Comunicare con lui è una magia discreta: basta uno sguardo o una parola per capirci, in un legame profondo e indissolubile. Non riesco a immaginare una vita senza di lui. Tutto ciò che faccio ha lui come motivazione. Gli voglio un bene che non si può spiegare. La mia vita, con lui, è sempre stata una sfida, un percorso in salita, ma essere........

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