Case comunali, una su 4 è sfitta:«Servono risorse»
LA FOTOGRAFIA . L’assessore Lenzini: «Hanno bisogno di lavori, ma il Comune non può essere lasciato solo».
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Alcuni sono lasciti (soprattutto in Città Alta), altri sono stati acquistati nel tempo, altri ancora sono frutto dei vecchi investimenti nazionali, come il piano «Fanfani», con case distribuite per lotti ben riconoscibili nei diversi quartieri della città. In tutto sono 985 alloggi, le vecchie «case popolari» di proprietà del Comune di Bergamo, oggi definite, dalla legge regionale, dalla sigla «Sap» che sta per servizi abitativi pubblici. Ma non tutti sono assegnati: tra i 235 e i 240 alloggi al momento sono vuoti (il numero può leggermente variare, perché la situazione è fluida e muta in base alle esigenze delle famiglie), in pratica circa uno su 4. Sono vuoti perché le loro condizioni non consentono di ospitare nuove famiglie, per renderli abitabili il Comune dovrebbe metterli a norma.
Un patrimonio immobiliare che, con una media di 40 anni di età, non è certo «prestante» con alloggi che, ogni qualvolta si liberano, hanno sistematicamente bisogno di essere riqualificati. «È anche per questo che è difficile incidere in maniera significativa sul numero di alloggi vuoti – spiega l’assessore alle Politiche della Casa Claudia Lenzini -. Se........
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