In 10 anni in Toscana sparito un quarto degli artigiani: «A breve trovare idraulici, fabbri e falegnami sarà un’impresa»
Una vera e propria emorragia. Neppure troppo lenta. E il rischio, serio e reale, è che la figura dell’artigiano (l’idraulico piuttosto che l’elettricista o il ceramista solo per fare alcuni esempi), sia destinata a diventare una “specie” in via d’estinzione.
L’emorragia
I dati di fonte Inps, analizzati e approfonditi nel report diffuso due giorni fa dalla Cgia di Mestre, lasciano poco spazio alle interpretazioni. Anche per quanto riguarda la Toscana. Nel Granducato, infatti, in dieci anni sono “scomparsi” 36.275 artigiani. Più degli abitanti di Pontedera o di Piombino, tanto per dare un’ordine di grandezza: nel 2014, infatti, erano più di 150mila; un decennio dopo (alla fine del 2024), sono scesi a 114.381, il 24,1% in meno. Vuol dire che in questo lasso di tempo circa un artigiano su quattro ha lasciato l’attività, certo anche a per gli effetti delle crisi che si sono succedute negli anni, ma soprattutto per «l’invecchiamento progressivo della popolazione che svolge questa professione, provocato in particolar modo da un insufficiente ricambio generazionale – scrivono i ricercatori della Cgia di Mestre – , unito alla feroce concorrenza esercitata nei decenni scorsi dalla grande distribuzione e in tempi più recenti dal commercio elettronico, al peso della burocrazia, al boom del costo degli affitti e alla pressione fiscale,........
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