La Ue cambi pelle per non perdere il passo: meno burocrazia, spazio ai target di crescita
L’avvicinamento di Washington a Mosca e l’allontanamento da Kiev e dai partner europei sancisce inevitabilmente un cambio di paradigma nelle relazioni internazionali. Ritenendo il Vecchio continente sostanzialmente marginale, Trump ha avviato il tavolo negoziale direttamente con Putin con l’obiettivo di rafforzare lo standing di Mosca nei confronti del vero competitor degli americani: Pechino. Potremmo scrivere fiumi di inchiostro nel chiederci quale sia il reale vantaggio per gli americani di fare terra bruciata attorno a loro allontanandosi dai suoi alleati. Ma la storia è zeppa di esempi in cui effettivamente Washington non ci ha pensato due volte a lasciare al proprio destino chi si era messo nelle sue mani (Afghanistan, Egitto, Vietnam del Sud). Pertanto ora occorre un bagno di realpolitik nel fotografare con chiarezza la realtà e nel determinare i prossimi passi.
L’Ucraina non può sostenere questa guerra senza il supporto attivo degli Stati Uniti. Washington fornisce a Kiev un’infrastruttura di Intelligence cruciale, necessaria sia per le operazioni offensive che difensive. L’Unione europea potrebbe, in teoria, intervenire, ma non nell’immediato.........
© Il Riformista
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