Ucciso e fatto a pezzi a Gemona, la madre di Venier confessa: “È mostruoso, sono stata io”
Udine, 1 agosto 2025 – "Sono stata io e so che ciò ho fatto è mostruoso". È la confessione di Lorena Venier, 61 anni, madre di Alessandro, il 35enne trovato morto nella villetta di Gemona, in provincia di Udine. La donna ha confermato di aver ucciso e fatto a pezzi il figlio. Il delitto è stato commesso una settimana fa assieme alla nuora Mailyn Castro Monsalvo, stando a quanto emerso finora. “Per le due donne che si sono autoaccusate del reato sarà contestata la premeditazione". Lo ha detto, all'Ansa, il procuratore aggiunto di Udine, Claudia Danelon. Intanto a causa di un malore è slittato l'interrogatorio della compagna della vittima, la 30enne ha avuto un malore nel carcere di Trieste. Domani la convalida dell'arresto delle due donne. “Per le due persone che si sono autoaccusate del reato sarà contestata la premeditazione”. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Udine, Claudia Danelon.
"Mailyn è la figlia femmina che non ho mai avuto", ha detto al pm Lorena Venier, infermiera conosciuta e stimata sul territorio, che ha ammesso di aver ucciso e fatto a pezzi il cadavere del figlio insieme a Mailyn Castro Monsalvo, cittadina colombiana di 30 anni. "Forse in questo legame eccezionale – ha fatto sapere l'avvocato difensore della Venier, Giovanni De Nardo – può esserci la base e la spiegazione di ciò che è accaduto,........
© il Resto del Carlino
