I viaggi, l’incontro con Kaufmann e le ultime drammatiche ore di Anastasia /
Roma, 10 giugno 2025 - “È mia figlia: Anastasia Trofimova”. È l’ultimo colpo di scena nella misteriosa storia del duplice omicidio di Villa Pamphili a Roma, dove una decina di giorni fa sono stati ritrovati i cadaveri di una bambina e della madre, quest’ultima in stato di decomposizione e nascosta in sacco delle spazzatura. Oggi sappiamo - e la procura capitolina conferma - che Anastasia aveva 28 anni ed era arrivata in Europa attraverso Malta, dove ha conosciuto tale Relax Ford - un americano sotto falsa identità, il suo vero nome è Charles Francis Kaufmann - sedicente produttore cinematografico.
A dare un nome a quella ragazza bionda che sembrava senza identità è stata una donna russa che, in una telefonata fatta alla redazione di ‘Chi l’ha visto?’, ha raccontato di avere riconosciuto il volto della figlia in quello scatto rubato da una telecamera che ritrae una ragazza bionda con il volto triste e la bambina tra le braccia, accanto a Francis Kaufmann, il presunto killer di Villa Pamphili. Un nuovo tassello nella ricostruzione investigativa che, probabilmente, non si conclude qui. Ad ogni passo avanti degli inquirenti, emergono nuovi interrogativi che rendono la vicenda un vero e proprio giallo. Ecco cosa sappiamo del delitto di Villa Pamphili.
Settemila chilometri dalla città russa di Omsk - capoluogo della Siberia e stazione della famosa linea ferroviaria Transiberiana - fino a Malta, dove secondo la madre era arrivata per studiare l’inglese. È il viaggio della morte di 28enne Anastasia Trofimova, che due anni fa era arrivata sull’isola maltese senza immaginare il destino che l’aspettava. E lì ha incontrato quello che due anni dopo sarebbe stato diventato il suo carnefice.
"La donna risulta entrata a Malta nel settembre 2023 utilizzando un passaporto con il nominativo di Anastasia Trofimova”, ha spiegato la Procura di Roma che sta lavorando al caso insieme all’Fbi e alla polizia Maltese.
Su cosa facesse nella vita Anastasia non lo sappiamo ancora. I suoi ex coinquilini........
© il Resto del Carlino
