Le vite sospese dei 20 ostaggi: Israele aspetta i reduci dalle ‘Casseforti’ /
Tel Aviv – Il personale dei tre principali centri medici di Tel Aviv – Sheba, Ichilov, Beilinson – vive giornate febbrili per preparare al meglio, ed in tutti i prevedibili aspetti, l’accoglienza dei 20 ostaggi che a giorni torneranno in Israele dopo oltre 730 giorni di prigionia nelle celle scavate da Hamas anche a decine di metri sotto Gaza. I reduci hanno denunciato di aver patito reclusioni disumane, sempre tenuti lontani dall’aria aperta e con razioni di cibo sufficienti appena a tenerli in vita, sottoposti a incessanti vessazioni psicologiche e anche ad aperte minacce.
Sulla base dell’esperienza maturata con la liberazione dei precedenti ostaggi, quanti rientreranno adesso saranno accolti da squadre rafforzate di esperti di svariate discipline e chiusi separatamente in locali accoglienti (denominati:........
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