Raoul Pupo: vi racconto il Trattato di Osimo cinquant’anni dopo
Il trattato italo-jugoslavo di Osimo fu il risultato di una situazione consolidatasi e di una preoccupazione comune. La situazione era quella di buon vicinato creatasi negli anni ’60 per due ragioni.
In primo luogo, la funzione di cuscinetto strategico della Jugoslavia neutrale a vantaggio dell’Italia nei confronti dell’Unione Sovietica. Poi, l’ottima collaborazione fra due economie complementari. La preoccupazione era quella per il “dopo Tito”, condivisa da tutte le cancellerie occidentali.
Gli scenari erano cupi. La prima possibilità ipotizzava che la Jugoslavia rifluisse nell’orbita di Mosca, portando nuovamente l’Italia nella prima linea della “guerra fredda”. La seconda, che la Federativa si spaccasse, nel qual caso Slovenia e Croazia sarebbero state troppo deboli per fronteggiare le forze del Patto di Varsavia. La terza e più inquietante prevedeva che il collasso jugoslavo provocasse l’intervento armato dei sovietici per difendere il comunismo e della Nato per sostenere l’indipendenza slovena e croata, innescando la terza guerra mondiale.
Se poi la crisi fosse........





















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