La lettera a Michela Andreozzi

Cara Michela,
la domanda probabilmente te la sarai sentita porre anche tu decine di volte "Ma cosa vogliono i giovani?" Beh, io, a parte un lavoro giusto per me dopo una laurea in ingegneria meccanica a pieni voti e una casa tutta per me vorrei un amore. Ma non uno qualsiasi. Vorrei un amore di uomo, di quelli gentili, che ti portano i fiori, ti aprono la portiera, che ti invitano a cena e non dico che ti pagano il conto, ma almeno fanno il gesto. Non mi dare dell'illusa, possibile che non esistano più? Io i fiori me li compro ogni settimana, la portiera dell'auto me l'apro tutti i giorni che Dio manda in terra e il mio conto in banca sempre grazie a Dio c'è ed è abbastanza sufficiente. Sono abbastanza carina, autosufficiente, simpatica e disincantata. Quello che voglio io è il sogno, visto che la realtà dei miei 27 anni amorosi è davvero triste. E le mie amiche, ti giuro tutte fichissime, molto ma molto più di me, laureate e impiegate e indipendenti, lo stesso. Niente neanche loro trovano niente di decente. Ma dove sono finiti gli uomini? No perché onestamente se mi guardo intorno non è che ne vedo così tanti, anzi quasi nessuno. Nessuno che sa corteggiare, nessuno che pensa a te come persona. Non gli interessa più manco conquistarti, presi da cosa poi non si sa, padel? Forse perché molti non hanno neanche lavoro o patente. Tanto se gli dici di no, ci provano con un'altra. Magari li conosci a qualche cena o qualche festa di amici, non ti parlano tutta la sera - giuro una cosa imbarazzante, provavo a parlargli e mi rispondeva a monosillabi - e poi però la sera ti scrivono su Instagram per poterti........

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