L'analisi/Chi ignora il (delicato) tema della sicurezza
“Da troppo tempo la sinistra ha paura di occuparsi di sicurezza, come se parlarne fosse di destra. È stato un errore enorme”.
La diagnosi non è nuova. Fra i sociologi non siamo in tantissimi a pensarla così, ma lo ripetiamo da almeno vent’anni, con una montagna di numeri. Dunque perché insistere con questo mantra?
Per una ragione fondamentale: questa volta a parlare così non siamo noi, studiosi di criminalità e di politica attoniti per la cecità della sinistra, ma è nientemeno che Chiara Appendino, esponente di punta del Movimento Cinque Stelle. In una lettera inviata a Libero non solo dice l’indicibile, ma rivendica di avere agito concretamente, quando era sindaca di Torino, per combattere contro degrado, campi rom, occupazioni abusive, anarchici dinamitardi. Anziché scaricare sul Ministero dell’Interno ogni responsabilità, la deputata Cinque Stelle richiama tutti i livelli di governo – comprese le amministrazioni locali – alle loro responsabilità e al dovere di collaborare per combattere il degrado, visto come brodo di coltura del crimine (una teoria con basi scientifiche piuttosto solide).
Dunque tutto bene. Finalmente a sinistra c’è qualcuno di (politicamente) autorevole, che prova a far aprire gli occhi alla sinistra. Nella lettera, tuttavia, Appendino non spiega come mai........





















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