Se la falegnameria è donna: nasce “Lêntamente”, il laboratorio che unisce le generazioni
C’è una delicatezza fuori dal comune negli artigiani che lavorano il legno. Lo scelgono, lo toccano, lo modellano. Più le mani sono ruvide e più il ceppo sotto i polpastrelli diventa seta. E poi c’è quella polvere che si crea mentre lo intagliano, per costruire una sedia o una cassettiera, che si posa sopra di loro e che gli conferisce un’aria così melanconica, quella di un mestiere resiliente, fermo nel tempo.
E se il “marangon” fosse una donna? Alla fine è un mestiere che parla alla pancia del territorio e che questa terra l’ha vista cambiare. Proprio come le cinque giovani donne, under 30, dietro il progetto “Lêntamente”. Loro sono Eleonora Majeroni, Isabella Masutti, Annalisa Micheletti, Ilaria Gasparotto e Alice Zorzin. Arrivano da tutto il Friuli, da Udine, Monfalcone e Cervignano, proprio come le storie degli artigiani che hanno raccolto in due mesi e che arricchiranno la mostra che verrà inaugurata giovedì, 29 maggio, alle 18.30, in piazzale Carnia 2.
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